domenica 9 marzo 2008

Non sembra anche a voi ...

Che nelle nostre città si vedono sempre meno spesso:
- ragazzi che parlano mentre passeggiano per strada
- ragazzini che giocano assieme
- donne incinte
?
Stanno forse scomparendo, cioè, i segni dell'amicizia, dell'amore e della speranza.
È davvero tutto dovuto alla crisi economica o, più in generale, agli altri, oppure la causa risiede all'interno di noi genitori, dei politici, dei sacerdoti e di tutti coloro che hanno una responsabilità più grande verso gli altri?
Riprendiamoci ciò che ci siamo fatti derubare. Dipende solo da noi!

martedì 26 febbraio 2008

Alcune parole...

più le pronunci, più le capisci.
Ad esempio quelle onomatopeiche: se dico gorgoglìo più volte di seguito, ottengo un suono che evoca il significato della parola stessa.
Oppure quelle meno comuni: se non mi sovviene subito il significato di una parola come contrafforte, può darsi che pronunciando questa parola più volte, riesca ad associarla all'architettura e a ricordare che si tratta di un sostegno utilizzato per certi tipi di costruzioni.
Ma esistono anche parole che più le pronunci, meno le capisci. Un esempio è la parola guerra.
Cioè, non è che non ne capisci il significato, ma non capisci proprio perché esistano.

venerdì 25 gennaio 2008

Il Governo è caduto...

Ma io non me ne sono nemmeno accorto. Secondo me, è almeno dagli ultimi dieci-quidici anni che non esiste un governo in Italia, se per governo intendiamo la presenza di qualcuno che amministri realmente il nostro Paese.
Credo che la maggior parte degli Italiani sia ormai alquanto disillusa sulla possibilità che questo o quel politico, o magari un determinato partito, possano davvero rappresentare la soluzione a tutti i nostri problemi.
Le ultime elezioni hanno dimostrato che centro-sinistra e centro-destra hanno sostanzialmente lo stesso numero di consensi e che, per questo motivo, le lotte tra i due schieramenti dovrebbero rappresentare un fattore assolutamente secondario rispetto alla necessità di cooperare per migliorare la nostra situazione economica, culturale e sociale.
Ma allora, perché i nostri "politici" (a cui chiedo scusa per le virgolette ed il corsivo, ma a mio avviso la politica è cosa ben diversa dalla sterile bagarre a cui ci hanno abituato - inclusa quella di oggi) non sono capaci di recepire questo messaggio e non si rimboccano finalmente le maniche per dimostrarci di valere i nostri soldi e tutti quei privilegi che gli sono accordati?

giovedì 17 gennaio 2008

Effective Java

Un ottimo libro per gli sviluppatori Java è Effective Java di Joshua Bloch.
Non è un libro per tutti, ma solo per coloro che desiderano utilizzare Java al meglio. Chi lavora da anni nel campo delle tecnologie IT, avrà già capito cosa intendo dire. Java è un grande linguaggio, ma può essere usato anche molto male, sminuendone le enormi possibilità.
Ma se avete intenzione di "alzare il livello" della vostra programmazione in questo linguaggio, questo è uno di quei libri che dovrebbe essere tenuto gelosamente tra gli scaffali della vostra libreria.
Bloch dà una serie di suggerimenti di enorme valore. Non che ci sia da stupirsi di questo, dato che è uno tra i più importanti architetti software della Sun ed ha contribuito in maniera sostanziale allo sviluppo del Java Collection Framework e ad altre importanti caratteristiche del linguaggio.
Il libro propone una serie di argomenti interessanti, come la gestione delle eccezioni, i thread, la scrittura della documentazione e la serializzazione degli oggetti, fornendo in ciascun campo una serie di elementi (definiti item nel testo) spesso illuminanti.
Pur essendo molto compatto (solo 250 pagine), è davvero una fonte preziosa d'informazioni. Oggi può essere acquistato per circa 30 €.