venerdì 7 dicembre 2007

Le caste

La suddivisione in caste non è prerogativa di alcune culture orientali o del passato. La nostra società si sta sempre più differenziando in base a diritti acquisiti da parte di alcuni a discapito di altri.
Ormai, è stato ripetuto da molti, i politici godono di talmente tanti privilegi e si sono talmente allontanati dalla vita della gente comune da costituirne una tra le più potenti.
Ma non rappresentano l'unica categoria. Altre, sempre più potenti, si sono fatte avanti grazie soprattutto alla televisione e alla umana pessima abitudine di cercare idoli da osannare e imitare in ogni cosa che fanno. La casta dei calciatori e degli sportivi, quella delle comparse nei "reality show", dei presentatori e degli attori sono tutte venute fuori da quella stessa scatoletta magica e ipnotica a cui siamo talmente affezionati che cominciamo a dare segni di astinenza se impossibilitati ad accenderla per più di cinque giorni.
Non è preoccupante soltanto il crescere del numero di queste "caste", ma gli effetti collaterali di questo fenomeno: siamo ormai disposti ad accettare qualsiasi cosa venga fatta da questi "eletti".
Possono rubare, mostrarsi in pubblico e addirittura acquistare maggior fama dopo aver messo su una o più famiglie e averle mandate in aria una dopo l'altra, esibirsi in porcherie di qualsiasi tipo, eccetera. È ovvio: in fondo, il desiderio di autoaffermazione è una componente più o meno spiccata in tutti. Così, dal momento che qualcuno riesce ad ottenere praticamente tutto quello che vuole, anche se a dispetto delle leggi e dei diritti altrui, possiamo immaginare di essere al suo posto - magari con più generosità e meno sfrontatezza - e di essere finalmente liberi di goderci pienamente la vita.
Se avete letto altri articoli in cui si dicono più o meno queste stesse cose, a questo punto troverete quasi certamente frasi del tipo: "non è questione di essere moralisti, ma...", oppure "nessuno vuole imporre la propria volontà sugli altri, però...", quasi a giustificare le proprie convinzioni. Bene, non è il mio caso: credo che oggi come oggi, le persone che hanno il coraggio di andare controcorrente debbano solo sentirsi orgogliose di riuscirci o anche solo di tentare di farlo ogni giorno...