martedì 21 agosto 2007

Sacrificio, Sofferenza e Morte

Me ne rendo conto: ci vuole del coraggio per pubblicare un post con questo titolo.
Eppure le parole Sacrificio, Sofferenza e Morte, che sono state bandite dal nostro linguaggio, hanno pieno diritto di rimanervi, perché costituiscono una parte essenziale della nostra esperienza umana.
Ognuna di queste parole è stata aggredita da un'altra, che nella nostra cultura o nella nostra stupidità - dipende dai punti di vista - ha iniziato a dominarla, asservirla e, infine, ad eliminarla dal nostro vocabolario.
Il Sacrificio è stato eliminato dal Libertinismo.
La Sofferenza dall'Edonismo.
La Morte dall'Agnosticismo.
Naturalmente, sono state soppresse solo le parole, ma non l'esperienza di quello che significano; eppure viviamo spesso come se fossimo riusciti veramente ad escluderle dal nostro mondo.
Ma una civiltà senza queste esperienze, non sarebbe veramente umana. In altre parole, abbiamo bisogno di sacrificarci, di soffrire e anche di morire.
I motivi sono molto semplici:
Senza il sacrificio, nulla di ciò che facciamo ci darebbe soddisfazione.
Senza la sofferenza, non sapremmo apprezzare le cose belle della vita.
E senza la morte, beh... dopo qualche decina di migliaia di anni, saremmo davvero un po' troppi su questo pianeta, non vi pare?

1 commento:

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)